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Genesi
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(Testo CEI74)

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La torre di Babele

Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

I patriarchi postdiluviani

Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio; Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie.

Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach; Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.

Selach aveva trent'anni quando generò Eber; Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.

Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie.

Peleg aveva trent'anni quando generò Reu; Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie.

Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie.

Serug aveva trent'anni quando generò Nacor; Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie.

Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie.

Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran.

La discendenza di Terach

Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot. Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. Sarai era sterile e non aveva figli.

Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono.

L'età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì in Carran.

(Testo TILC)

11
La torre di Babele

Un tempo tutta l'umanità parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. Emigrati dall'oriente gli uomini trovarono una pianura nella regione di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: 'Forza! Prepariamoci mattoni e cuociamoli al fuoco!'. Pensarono di adoperare mattoni al posto delle pietre e bitume invece della calce. Poi dissero: 'Forza! Costruiamoci una città! Faremo una torre alta fino al cielo! Così diventeremo famosi e non saremo dispersi in ogni parte del mondo!'.
Il Signore scese per osservare la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Disse: 'Ecco, tutti quanti formano un sol popolo e parlano la stessa lingua. E questo non è che il principio delle loro imprese! D'ora in poi saranno in grado di fare tutto quel che vogliono! Andiamo a confondere la loro lingua: così non potranno più capirsi tra loro'.
E il Signore li disperse di là in tutto il mondo; perciò furono costretti a interrompere la costruzione della città. La città fu chiamata Babele (Confusione) perché fu lì che il Signore confuse la lingua degli uomini e li disperse in tutto il mondo.

I discendenti di Sem fino ad Abramo

Questa è la lista dei discendenti di Sem. Sem generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio, all'età di cent'anni. Dopo la nascita di Arpacsad, Sem visse altri cinquecento anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Arpacsad generò Selach all'età di trentacinque anni. Dopo la nascita di Selach, Arpacsad visse altri quattrocentotré anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Selach generò Eber all'età di trent'anni. Dopo la nascita di Eber, Selach visse altri quattrocentotré anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Eber generò Peleg all'età di trentaquattro anni. Dopo la nascita di Peleg, Eber visse altri quattrocentotrent'anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Peleg generò Reu all'età di trent'anni. Dopo la nascita di Reu, Peleg visse altri duecentonove anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Reu generò Serug all'età di trentadue anni. Dopo la nascita di Serug, Reu visse altri duecentosette anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Serug generò Nacor all'età di trent'anni. Dopo la nascita di Nacor, Serug visse altri duecento anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Nacor generò Terach all'età di ventinove anni. Dopo la nascita di Terach, Nacor visse altri centodiciannove anni ed ebbe ancora figli e figlie.
Dopo aver compiuto i settant'anni, Terach generò Abram, Nacor e Aran.
Questo è l'elenco dei discendenti di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran. Aran generò Lot. Aran morì nel suo paese natale, Ur dei Caldei, mentre suo padre Terach era ancora in vita.
Abram e Nacor presero moglie: la moglie di Abram si chiamava Sarai; quella di Nacor era Milca, figlia di Aran e sorella di Isca. Sarai non aveva figli perché era sterile.
Terach prese con sé suo figlio Abram, Lot, figlio di suo fratello Aran, Sarai, moglie di suo figlio Abram, e lasciarono Ur dei Caldei per andare nella terra di Canaan. Arrivarono nella città di Carran e si stabilirono là. Terach morì a Carran all'età di duecentocinque anni.

(Testo CEI2008)

11
La torre di Babele e nuova genealogia

Tutta la terra aveva un'unica lingua e uniche parole. Emigrando dall'oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un'unica lingua; questo è l'inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsàd, due anni dopo il diluvio; Sem, dopo aver generato Arpacsàd, visse cinquecento anni e generò figli e figlie.
Arpacsàd aveva trentacinque anni quando generò Selach; Arpacsàd, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
Selach aveva trent'anni quando generò Eber; Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie.
Peleg aveva trent'anni quando generò Reu; Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie.
Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie.
Serug aveva trent'anni quando generò Nacor; Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie.
Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie.
Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran.

ABRAMO
Genealogia e migrazione

Questa è la discendenza di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran; Aran generò Lot. Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. Abram e Nacor presero moglie; la moglie di Abram si chiamava Sarài e la moglie di Nacor Milca, che era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. Sarài era sterile e non aveva figli.
Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè di suo figlio, e Sarài sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nella terra di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono.
La vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì a Carran.

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